Pochi sapranno che in Piemonte, in quel di Savigliano, esiste un Accademia delle Essenze – il MÚSES – che nulla ha da invidiare a Grasse, città della costa azzurra conosciuta da tutti come capitale dei profumi e delle grandi profumerie francesi.
MÚSES- Accademia europea delle essenze – nasce nel 2015 come progetto europeo culturale ed espositivo, ideato dall’Associazione Le Terre dei Savoia, nell’intento di valorizzare i saperi secolari del Piemonte nell’ambito delle essenze aromatiche e officinali.
La sua sede è a Palazzo Taffini d’Acceglio, splendido edificio gentilizio di proprietà della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano, al n.53 di via Sant’Andrea a Savigliano (CN).
Nel Seicento, Palazzo Taffini divenne sede di rappresentanza della corte sabauda e luogo deputato all’accoglienza dei Duchi di Savoia Carlo Emanuele I, Vittorio Amedeo I e della sua sposa Madama Reale Maria Cristina di Francia.
Oggi il palazzo secentesco ha trasformato i suoi spazi in un moderno Giardino di Academo, per offrire ai visitatori la possibilità di apprendere i segreti delle esperienze olfattive.
La visita sapientemente guidata incomincia con la visita del Giardino dei Sensi, ricco di erbe officinali ed essenze tipiche del territorio piemontese, con fontana di arte contemporanea e prosegue al piano nobile dove la sala sensoriale presenta alcune grandi campane che stimolano l’olfatto e creano giochi di luce alle pareti.
Nelle antiche sale, dove lo sguardo è attratto dai soffitti ricchi di affreschi e soffitti a cassettoni , si ammirano attrezzature di antichi profumieri e volumi d’epoca con i segreti di erbe officinali ed essenze.
MÚSES- Accademia Europea delle Essenze – è molto più che un museo: è un viaggio nella storia del profumo, le biografie di personaggi significativi, gli strumenti dei profumieri, gli oli essenziali e l’arte contemporanea (che diversi artisti provenienti da Italia, Giappone, Slovenia e Germania hanno creato appositamente per Muses).
La vera chicca di MÚSES è l’Aula Sensoriale: una sala-laboratorio di 74 mq dotata di un maxischermo con telecamera orientabile e attrezzata con 18 postazioni; ogni postazione è dotata di un prezioso scrigno in legno – l’Organo del profumiere – che si ispira agli esemplari del Settecento e al suo interno si trovano solo materie prime di origine vegetale.
Il visitatore potrà comporre fragranze esclusive con la guida di un’esperta profumiera e portare a casa un flacone di profumo unico con ingredienti naturali scelti secondo il proprio… olfatto.
testo di Adriana Cecilia Lucia Crivello
foto di Giorgio Gamberoni e Muses accademia
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