C’è un affascinante paese, nel nord del Piemonte, quasi sconosciuto agli abitanti della regione ma ben apprezzato dagli abitanti della Lombardia: Macugnaga, situata ai piedi del massiccio del monte Rosa, la seconda montagna più alta d’Europa dopo il Monte Bianco che domina il panorama della valle Anzasca con l’imponenza del ghiacciaio Belvedere.
Escursionisti, alpinisti e amanti della montagna possono esplorare una vasta rete di sentieri che conducono alla cima del Monte Rosa, permettendo loro di immergersi nella bellezza incontaminata della natura alpina: fauna selvatica, pascoli pittoreschi, cascate, laghi alpini e boschi incantati.
Il cuore di Macugnaga è il suo pittoresco villaggio alpino, dove le tradizioni locali si mescolano con l’accoglienza calorosa dei suoi abitanti. Le case in legno e pietra con tetti di ardesia creano un’atmosfera affascinante e accogliente.
Passeggiando per le vie strette del centro storico si possono scoprire negozi di artigianato locale, ristoranti che servono piatti tradizionali e caffè dove potersi rilassare e godersi la vista delle montagne circostanti.
Macugnaga è un paradiso per gli amanti delle attività all’aperto. Oltre all’escursionismo e all’alpinismo, è possibile praticare lo sci e lo snowboard nella stagione invernale, grazie alle piste perfettamente preparate e alle eccellenti condizioni nevose.
Durante i mesi più caldi, invece, è possibile dedicarsi a sport come il parapendio, il ciclismo e l’equitazione, avventurandosi tra panorami spettacolari e paesaggi incontaminati.
Macugnaga è stata fondata da una comunità Walser, originaria della Svizzera, che migrò in Valsesia e nella valle Ossola fin dal Medioevo, portando con sé la loro lingua, cultura e tradizioni uniche.
Nel corso dei secoli, i Walser hanno saputo adattarsi all’ambiente alpino, sviluppando una peculiare agricoltura di montagna e abbracciando l’arte del legno e dell’architettura tipica delle loro case.
Queste ultime, con le loro caratteristiche costruzioni in legno, sono diventate un simbolo di identità culturale.
Oggi, la comunità Walser continua a preservare la propria eredità culturale attraverso festival, eventi e un impegno costante nella promozione della lingua e delle tradizioni; la loro presenza in Piemonte è un inestimabile patrimonio storico e culturale che arricchisce la regione.
testo di : Adriana Cecilia Lucia Crivello
foto di : Giorgio Gamberoni
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